sabato

MTC di Ottobre...Il Pane Dolce


Inizio con il dirvi che questa sfida l'ho accolta con immenso piacere, sia perchè mi riprendo da quel brutto periodo che voi tutti conoscete sia che l'ho eseguita insieme alla mia amica Flavia di cuocicucidici.
Ero demoralizzata decisamente  giù..e allora lei con immenso entusiasmo mi ha esortata ad andare avanti, e  dunque quale migliore occasione di questa sfida dell'MTC considerando che questo pane è un pane dolce del Sabato  tipico della cucina ebraica che va condiviso..proprio il sabato!



La cucina ebraica è una cucina tradizionale ma a differenza di quella nostra è ricca di significato, la tolleranza, e soprattutto la cultura di questo popolo ripiega su delle leggi che diventano necessarie per il forte legame che lega  loro a Dio e dunque da qui nasce la condivisione, l'alleanza tra di loro che sottoposti a sacrifici intollerabili per il resto della società, per loro diventano precetti. 
L'idea di condividere blog e ricette con Elifla nasce proprio per la loro forte identità culturale che rende alibiti di fronte alla quotidianità, sono entusiasta di condividere con voi anche questa ulteriore crescita, ho apprezzato moltissimo lo scambio culturale che MTC ha voluto fortemente questo mese, perchè in realtà di scambio si tratta...noi con i nostri ingredienti sempre nel rispetto della loro tradizione, loro con la loro ricetta, ci hanno e mi hanno dato uno sprint in più, che mi ha permesso di curare certe tematiche che ho nel corso degli anni volutamente omesso di conoscere...!!
Dunque passiamo agli ingredienti
per due trecce ripiene:
500 gr di farina 0;
2 uova  (circa 60-62 gr con il guscio);
100 gr di zucchero;
20 gr di lievito di birra ;
125 ml di acqua tiepida;125 ml di olio evo;
10 gr di sale;
un tuorlo d'uovo;
un cucchiaio di acqua;
semi di sesamo;

Ingredienti per il primo ripieno
50 gr di Uva Sultanina (ammollata in acqua 10-15 minuti )
50 gr scorzette di arancia candita


Ingredienti per il secondo ripieno
50 gr di Gocce di cioccolato extra fondente (non contengono tracce di latte)
75 gr  di pistacchi di Bronte finemente tritati.

La ricetta è tale e quale a quella di Eleonora come è giusto che fosse, ma l'esecuzione sarà diversa proprio perchè i passaggi sono fatti a mano.
La cosa importante prima di cominciare è di setacciare la farina e pesarsi tutti gli ingredienti in questo modo non perderemo tempo nell'esecuzione .
Sciogliamo il lievito nell'acqua che deve essere tiepida e non calda insieme ad un cucchiaino di zucchero.... e aspettiamo che faccia un pochino di schiuma per circa 10 minuti.
In una ciotola abbastanza ampia mettiamo la farina, il sale, lo zucchero e versiamoci sopra il lievito, non appena il lievito entrerà in contatto con la farina comincerà a fare schiuma, cominciamo ad impastare, poi versiamo l'olio e per finire le uova ma uno alla volta, con il primo uovo  l'impasto risulterà abbastanza denso, non appena mettiamo il secondo uovo l'impasto si ammolla..ma non abbiate paura recuperiamolo con una grossa spatola, spolveriamo il piano in cui dobbiamo lavorare rovesciamo l'impasto e con le spatole lo recuperiamo e lo sbattiamo con "violenza" sul piano
prima

dopo

In questo modo uscirà tutto il glutine e l'impasto risulterà molto liscio e compatto.
L'intera operazione dovrà durare circa e non di più 10 minuti.
In una ciotola pulita spolveriamo con un pochino di farina mettiamoci dentro l'impasto ricopriamo con un cannovaccio di cotone (noi cioè sia io che Elifla abbiamo fatto così) e facciamo lievitare nel forno spento e chiuso per circa 2 ore.
Passate due ore sgonfiate l'impasto sul piano di lavoro infarinato leggermente e tagliatelo in due parti uguali. Poi tagliate ognuna delle parti in tre pezzi.
Stendete su di un piano infarinato ognuna delle parti lunghe circa 35 centimetri e larghe 15. Spargete le gocce di cioccolato con la granella di pistacchio su tutte e tre le parti.


Arrotolate ogni striscia di pasta sulla lunghezza, in modo da ottenere tre lunghi "salsicciotti".


Uniteli come a formare una treccia, ripetiamo anche per la seconda treccia




Foderiamo la teglia del forno con della carta forno ungiamola con olio evo e adagiamo le tue trecce, lasciamo lievitare per altre 2 ore, noi abbiamo fatto questo passaggio sempre nel forno.
Accendete il forno a 200°C statico e sbattete il tuorlo d'uovo con un cucchiaio di acqua e spennellatelo sulle superfici delle due trecce; spargete i semini di sesamo sulla treccia cioccolato e pistacchio e i semini su quella uvetta e scorzette di arance..
Infornate in forno già caldo per circa 20 minuti

Io l'ho mangiato caldo...e Flavia....ovviamente mi ha preso in giro..."sei una mangiona"..ma che ci posso fare è delizioso.....e non sono riuscita a  resistere!



12 commenti:

Giovanna ha detto...

Anche io l'avrei divorato caldo, complimenti è davvero goloso :-)
(le cose belle della vita )

roberta ha detto...

Arrivo qui dal blog di Flavia: bellissimo il vostro pane a quattro mani! Mi aggiungo ai tuoi followers e ti inserisco nel blog roll, cosi' non ti perdo di vista.

Eleonora ha detto...

Grazie.
A te e a flavia per questo atto di amore, di fratellanza e camaraderia che si vedono "intrecciati" come i capi di questo pane così simbolico. Tra le altre cose, questo pane è simbolo di famiglia e di unione, l'unione appunto anche fraterna e amicale che voi avete dimostrato facendola insieme, allo stesso momento, a mano e con gli stessi ingredienti. Mi avete commossa.
un abbracio fortissimo.
Ele

Unknown ha detto...

E' venuta fuori una meraviglia!
Continua così Fra... ti voglio un bene dell'anima!

Glu.fri cosas varias sin gluten ha detto...

Fare il pane é curativo, teraputico, é un atto buono e quasi sacro...e se per festeggiare la gioia di vivere in famiglia, cose c´é di meglio...Bellissima la versione agrumata..

Loredana ha detto...

Ciao Francesca, difficile resistere al fasciono di queste trecce!!!
Per non parlare del loro interno.

Questo mese ognuna di noi ha imparato amcora di più e trovo che questa esoerienza condivisa ci unisce e rende , quasi, una piccola comunità: quella delle tipe con le trecce!!!

ciao loredana

alessandra ha detto...

E' da quando ho letto questo post, stamattina, che non riesco a ripensarci, senza farmi prendere dalla commozione. Perchè il vostro gesto, la vostra amicizia, ha reso attuale il messaggio di questo pane e lo ha fatto in un modo così dirompente e così emozionante da superare tutti i limiti imposti da una realtà virtuale come quella in cui comunichiamo.
Ufficialmente, l'mtc è una gara di cucina. Nella realtà, è molto, ma molto di più: è un intreccio di tante esperienze, di tante difficoltà, di tante salite e tante discese, molte delle quali hanno preso forma attorno ad una ricetta, restituendole un significato unico e nuovo. E'una storia di emozioni condivise, di mani tese che non sono mai state lasciate da sole, di una solidarietà che va oltre le differenze, la bravura, le competenze e diventa il vero spirito che anima questo gioco, la linfa che gli ha permesso di crescere, in tutti questi anni. Stavolta, tu e flavia siete il nostro pane del sabato, la prova concreta di come il suo messaggio possa riattualizzarsi, in un intreccio di mani che si incontrano e che si stringono.
ti vorremmo sempre con noi, Francy- e sarebbe una grande ricchezza per tutti.
Ti vogliamo bene, per davvero

Francesca ha detto...

IO sono emozionata, non mi aspettavo tutti questi commenti...grazie grazie di cuore..immenso

๓คקเ ha detto...

Che spettacolo, ragazza mia!!!!!
Del resto le amiche di Flavia sono una garanzia... ;-)

TataNora ha detto...

Francesca, hai scelto i pistacchi della tua Sicilia ed una condivisione con una grande donna come Flavia.
L'amicizia intreccia le nostre vite, da una gesto *buono* come il pane, una ricetta come la vostra: semplice ma SPECIALE!
Buona serata,
Nora
:-)

Terry ha detto...

Tesoro lo sai quanto ti voglio bene..... tantissimo.... il pane è bello e speciale come a te..... un bacione enorme...

Francesca ha detto...

lo so proprio come sei speciale tu...

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